Produzione di energia derivata dai rifiuti

PRODUZIONE BIOGAS

Partiamo dagli avanzi provenienti da cucine domestiche e li restituiamo al territorio mediante un ampio processo di produzione, con l’introduzione in rete di biometano, per l’alimentazione  mezzi privati e di trasporto pubblico o per uso casalingo, con enormi benefici per l’aria che respiriamo e dell’ambiente stesso. Tale circolo da molti benefici all’ambiente grazie ad Ecogestin. Produciamo biogas per dare origine ad energia elettrica rinnovabile, mediante i biodigestori e le discariche. Inoltre grazie ai nostri impianti, tale biogas viene raffinato per divenire biometano combustibile rinnovabile al 100%.

All’interno dei nostri impianti al rifiuto organico viene indotto un processo di biodigestione anaerobica. Praticamente, il rifiuto tritato e diversificato resta per circa 21 giorni in 4 digestori orizzontali, chiusi ermeticamente, dentro i quali i microrganismi compiono il processo di biodigestione anaerobica producendo biogas che, solo dopo, viene sottoposto a raffinazione (up-grading) attraversando controcorrente acqua pressurizzata. In tale fase, l’anidride carbonica si divide dal metano costituendo così il biometano, gas con una percentuale di metano superiore al 95% e completamente rinnovabile.

Una volta terminato il processo di biodigestione anaerobica, all’organico solido in uscita viene addizionato materiale ligno-cellulosico per ricavare una massa strutturata che avvia la fase di compostaggio aerobico, da cui si ricava compost di alta qualità, riutilizzabile come ammendante in agricoltura o per ottenere terriccio da utilizzare per la piantumazione e il giardinaggio.

Grazie agli investimenti di ECOGESTIN abbiamo potuto adottare le migliori tecnologie di digestione anaerobica e up-grading per la produzione di biometano, a cui si affianca anche il recupero di materia con la produzione di compost di alta qualità utilizzabile in agricoltura.

Le centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti organiciprodotti annualmente dati dalla raccolta differenziata, alle quali si sommano 35.000 tonnellate dalla raccolta di verde e potature, è possibile ricavare, a regime, 20.000 tonnellate di compost e 7,5 milioni di metri cubi di biometano, così da evitarne un utilizzo di combustibile fossile pari a più di 6.000 tonnellate equivalenti di petrolio (TEP) annue, che sarebbero a 14.000 tonnellate di CO2 evitate.

Trattasi quindi di un’iniziativa che, se ripetuta, può essere un contributo importante per la strategia energetica nazionale e per il raggiungimento dei target europei del 20-20-20.